I Contratti di Sviluppo mirano al sostegno degli investimenti strategici, anche esteri, riguardanti vari settori, quali industria, turismo e tutela ambientale, realizzati soprattutto nelle aree del territorio nazionale identificate come svantaggiate e nel Mezzogiorno.
Il programma di investimento può comprendere anche uno o più progetti di ricerca, di sviluppo e di innovazione, connessi e funzionali tra loro. Il programma del Contratto viene definito attraverso procedura negoziale e l’importo minimo degli investimenti varia da 7,50 (settore agricolo) a 20 Milioni di euro (settore industriale), in base al settore in cui ricade il progetto.
A seguito della recente introduzione del Piano Industria 4.0, il Ministero dello Sviluppo Economico intende utilizzare il Contratto di Sviluppo per:
1. fornire una corsia preferenziale per le risorse impiegate e le nuove tempistiche definite, focalizzato su interventi strategici;
2. stimolare l’intervento finanziario delle Regioni;
3. accelerare la realizzazione di programmi di rilevante dimensione e di significativo impatto sul territorio.
Verrà data priorità, relativamente a risorse e tempistiche, ai grandi progetti di investimento, da almeno 50 Milioni di euro (20 per il settore agricolo), e ai progetti che comprendono un significativo impatto occupazionale, che dimostrino capacità di attrazione degli investimenti esteri e coerenza con quanto tracciato dal Piano Industria 4.0.
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